venerdì 27 agosto 2010

Saluto di Bersani alla Festa Nazionale del PD di Torino

Pier Luigi Bersani

Segretario nazionale del Partito Democratico

"La Festa Democratica nazionale 2010 del Pd si svolgerà quest’anno a
Torino e vogliamo che sia un grande evento popolare.
L’appuntamento sarà dedicato al 150° anniversario dell’Unità d’Italia e,
per questa ragione, abbiamo scelto come slogan della Festa: “L’Italia si
riunisce a Torino”, città indissolubilmente legata al processo di
unificazione italiana.
Unità d’Italia che, come ha richiamato più volte il Presidente
Napolitano, ha bisogno di essere non solo difesa ma ricostruita a
partire da una nuova reciprocità tra il Nord e il Sud del Paese. La
Festa Democratica vuole ripartire, quindi, dalla coesione e
dall’identità nazionale per aprirsi consapevolmente al futuro.
Torino è però anche la città industriale che, nel corso del tempo, ha
saputo modificarsi profondamente trovando dentro di sé le risorse e la
capacità per diventare un laboratorio di idee e creatività. Questo
patrimonio è fondamentale in un paese come l’Italia che ha bisogno di
puntare su energie e speranze nuove per rispondere in questo modo alla
crisi economica. Abbiamo bisogno di tutelare e far crescere valori
comuni e un nuovo civismo per trasformare l’Italia senza perdere la
nostra identità.
E’ intorno a questi temi che intendiamo aprirci al confronto con i
cittadini e con le altre forze politiche affinché ci sia un dibattito
vero e proficuo alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva.
Questo è il nostro modo di intendere la politica: apertura, confronto e,
soprattutto, capacità e volontà di guardare le persone all’altezza degli
occhi."

giovedì 19 agosto 2010

le scuole diventano verdi con pannelli solari e materiali naturali

Anche le scuole diventano verdi
pannelli solari e materiali naturali



Da settembre il mondo dell´istruzione torinese sarà un po´ più "green". A renderlo maggiormente ecosostenibile ci penseranno due scuole: il nuovo istituto Vito Scafidi di Sangano e il Maxwell di Nichelino.
Il primo darà il suo contributo grazie al suo edificio innovativo, che verrà ufficialmente inaugurato a settembre. Si tratta di 2.500 metri quadrati costruiti all´insegna della sostenibilità ambientale, «il primo di questo genere realizzato in Piemonte», come spiega orgoglioso l´assessore provinciale all´Istruzione, Umberto D´Ottavio. Le dieci aule, i 4 laboratori, la biblioteca, l´auditorium e i vari uffici sono stati realizzati con materiali naturali (principalmente legno, in varie forme), e poi la struttura è dotata di un impianto per il recupero dell´acqua piovana e anche di un sistema di ricambio dell´aria a basso consumo. Soprattutto la scuola risparmierà molta energia grazie a un "albero del sole". Quest´ultimo, racconta D´Ottavio, «è un sistema di pannelli a energia solare che ci consentirà di spendere circa il 50 per cento in meno di quanto costa normalmente alimentare un edificio scolastico di quelle dimensioni».
Il Maxwell di Nichelino si è invece già dotato da tempo di sistemi di coibentazione e di strumenti per ottenere energia da fonti rinnovabili. Non poteva essere altrimenti per la scuola che è capofila del polo "Energia e ambiente Piemonte" e che è uno dei pochi istituti tecnici industriali in Italia a offrire un´articolazione dedicata all´energia. La novità è che ha scelto di creare nel proprio cortile un laboratorio a cielo aperto per lo studio sulle fonti rinnovabili.
Racconta il dirigente scolastico Giuseppe Pipitone che «ci saranno attrezzature per sperimentare l´applicazione del fotovoltaico e del solare termico, ma anche un "exhibit" che dimostra quale differenza di temperatura esiste tra un edificio con coibentazione e uno senza». Non solo, ma ci sarà pure una casetta dimostrativa, chiamata Erica, che è stata realizzata dall´agenzia formativa Forte Chance Piemonte (anch´essa parte del polo) e che serve a mostrare tutti i nuovi ritrovati in fatto di risparmio energetico.
Naturalmente il laboratorio ospitato nel cortile del Maxwell servirà agli studenti dell´istituto per le attività di laboratorio, ma si presterà anche ad altri usi. Dice il preside Pipitone che «la struttura consentirà ai ragazzi delle scuole medie di fare esperimenti sul tema dell´energia e del risparmio dell´acqua. E in questo caso a svelare i segreti del consumo consapevole saranno i ragazzi del nostro istituto». In più, la casetta Erica tornerà utile per i progetti di formazione permanente: «È stata pensata - aggiunge il dirigente - per insegnare agli addetti ai lavori tutti i vantaggi degli ultimi ritrovati in fatto di sostenibilità ambientale. Artigiani e tecnici potranno sfruttarla per tenersi aggiornati sulle ultime evoluzioni del settore».
(ste. p.)

repubblica 19/08/2010

mercoledì 18 agosto 2010

Sicurezza nelle scuole corsa contro il tempo

Sicurezza nelle scuole corsa contro il tempo


Aperti per ferie. Mentre i ragazzi sono in vacanza, nelle scuole superiori i lavori fervono. Obiettivo: garantire per il 13 settembre - data di inizio lezioni - che ogni istituto abbia banchi, cattedre, lavagne, e laboratori funzionanti.
Per quanto riguarda i grandi interventi sulla sicurezza e la messa a norma programmati dalla Provincia di Torino (competente per l’edilizia degli istituti di secondo grado), alcune opere sono già state terminate. Quelle al Liceo Classico Cavour, ad esempio, costate 750 mila euro, con tanto di risanamento delle facciate; o l’ultimazione della palestra al Liceo Alfieri. Conclusi anche i lavori per la costruzione della nuova succursale di Sangano del Liceo «Vito Scafidi» di Rivoli, ex Darwin, intitolato allo studente morto a causa del cedimento di un tubo di ghisa in una controsoffittatura nel novembre 2008. Approvate, ma ancora da appaltare, le opere per il rifacimento del tetto della scuola teatro della tragedia (una copertura di circa 8 mila metri quadrati). La Provincia chiederà a breve il dissequestro dei locali per dare il via ai lavori entro fine anno.
Al di là dei grandi interventi, la priorità dei lavori attualmente in corso nelle scuole di Torino e provincia è stata data agli interventi di messa a norma prescritti dai vigili del fuoco nei sopralluoghi dei mesi scorsi: 42 istituti in cui sono state rilevate carenze nell’impiantistica, nelle misure di sicurezza o in quelle igieniche.
Difficile comunque garantire che tutti gli adeguamenti saranno terminati per settembre. Una delibera della Giunta provinciale che ha innalzato le risorse per le manutenzioni da 1,5 milioni di euro a 2,5 milioni di euro all’anno, consentirà di proseguire gli interventi anche ad anno scolastico iniziato. «Questo dimostra l’impegno della Provincia - spiega l’assessore provinciale all’edilizia scolastica e istruzione, Umberto D’Ottavio - per far fronte alle necessità degli istituti, nonostante la crisi e la carenza di risorse».
Nell’ambito dei grandi interventi, invece, pesa il problema dei lavori approvati e già iniziati, ma poi sospesi per mancati pagamenti alle ditte: è il caso, ad esempio, dell’Ip «Glolitti». «Il problema - spiega ancora D’Ottavio - è legato al Patto di stabilità, che impedisce agli enti locali di saldare i conti senza l’effettiva disponibilità in cassa. Sarebbe opportuno - ribadisce - che almeno gli interventi sulla sicurezza delle scuole possano ottenere una deroga a questo vincolo».
Se i lavori, pur fra mille difficoltà, procedono speditamente, un’altra grande incognita pesa sull’adeguamento delle strutture. «Rischiamo, in molti casi, di concludere lavori che saranno da rifare - dice l’assessore D’Ottavio - se non saranno note al più presto la composizione delle classi da un lato, e la ripartizione dei fondi regionali dall’altro». La riforma Gelmini ha infatti alzato a 27 il numero minimo di alunni per le classi prime. Questo e altri accorpamenti avranno una ripercussione anche sulle strutture scolastiche: diverse le necessità di spazi e le misure di sicurezza tra una classe di 20 e una di 30 ragazzi, specie se ci sono dei disabili. La Regione Piemonte ha invece stanziato 10 milioni di euro che serviranno, oltre che al recupero di 350 posti di lavoro degli insegnanti, anche a mantenere le scuole nei piccoli Comuni disagiati e nelle Comunità Montane: ma non è stato ancora comunicato con precisione dove i soldi saranno investiti. E anche da queste notizie dipenderanno priorità e scelte sull’edilizia.

La Stampa 18/8/2010