domenica 26 dicembre 2010

IL TRASPORTO PUBBLICO EXTRAURBANO AFFIDATO A EXTRA.TO

Oltre 31 milioni di euro all’anno per effettuare circa 21 milioni di chilometri: è questo l’ordine di cifre di cui si parla in materia di trasporto pubblico extraurbano su gomma in provincia di Torino. La concessione del servizio è stata firmata oggi, a Palazzo Cisterna, a conclusione di una gara d’appalto espletata in estate, che ha visto presentarsi un unico concorrente: Extra.to. In realtà Extra.to è un consorzio che vede raggruppate in associazione temporanea d’impresa le aziende che già effettuavano il servizio per la Provincia di Torino: G.T.T., Sadem, Cavourese Autostradale, Martoglio, Bellando Tours, Autoservizi Novarese, Autoservizi M. Canuto, Autoindustriale Vigo, Autoservizi Viaggi F.lli Munaro – Vi.Mu., Seren, V.I.T.A., Sapav, Seag, A.T.A.P., Autolinee Torinese Astigiane Vigo – A.T.A.V, Chiesa, S.T.A.A.V. – Caluso viaggi, Marletti autolinee, Bouchard Enzo & c., Autoservizi Menini, Viaggi Furno.

“Ma la novità di aver costituito un unico consorzio per la Provincia è importante” spiega l’assessore ai trasporti Piergiorgio Bertone “non solo perché ci porta a una notevole semplificazione amministrativa, ma soprattutto in termini di qualità e razionalizzazione del servizio: in questo modo infatti tutti i membri del consorzio potranno concorrere con tutto il personale e i mezzi a disposizione a garantire continuità delle prestazioni, superando i problemi legati alla piccola dimensione delle imprese e l’eccessiva frammentazione che ostacolano il raggiungimento di soddisfacenti livelli di sinergia e di efficienza economica”.

La gara d’appalto riguarda non solo il trasporto pubblico extraurbano su gomma della Provincia di Torino, delle Comunità montane Valli Lanzo, Ceronda e Casternone, Valle Susa e Valle Sangone, Valli Chisone e Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano, Val Chiusella Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana, Alto Canavese, ma anche i servizi di trasporto pubblico dei Comuni di Pinerolo, Ivrea, Bardonecchia, Carmagnola e Giaveno, per i quali la Provincia di Torino si è fatta stazione appataltante, per una cifra di circa 3milioni e trecentomila euro per effettuare quasi 2 milioni di chilometri. Il servizio di trasporto pubblico extraurbano in questa nuova veste prenderà il via il primo gennaio e scadrà alla fine del 2016 ed è previsto che sia effettuato in misura prevalente con mezzi Euro 3 ed Euro 4, attrezzati per disabili, dotati di sistema di condizionamento dell’aria e dotati di impianto audiovisivo interno ed esterno al mezzo per l’avviso di prossimità di fermata.

Tutto il parco autobus circolante dovrà inoltre essere dotato di apparecchiature per la rilevazione satellitare: “La Provincia” spiega ancora l’assessore Bertone “monitora il servizio e la regolarità delle corse sia con proprio personale ‘viaggiante’ sia controllando a video, proprio grazie alla rilevazione satellitare”. Fra le novità previste dal contratto rientra anche Provibus, il servizio pubblico di trasporto a chiamata previsto in aree a domanda debole o in orari a domanda rarefatta o per utenza particolare.

“In più è stato previsto un particolare sistema di incentivazione della qualita” conclude Bertone “una quota pari al 6% dell’importo complessivo annuo calcolato a consuntivo sarà corrisposto in proporzione al grado di raggiungimento degli obiettivi di qualità, come la manutenzione dei mezzi, la classe di omologazione, la pulizia, la regolarità e puntualità del servizio, la qualità del lavoro (saldo occupazionale, variazione della componente salariale, condizioni di lavoro e clima aziendale), l’incremento della domanda e il miglioramento della qualità del servizio.

mercoledì 22 dicembre 2010

CHE FARE DOPO LA TERZA MEDIA? LA RISPOSTA IN UNA GUIDA DELLA PROVINCIA DI TORINO

Per studenti e genitori che devono scegliere l’indirizzo scolastico più idoneo dopo la scuola inferiore la Provincia di Torino mette a disposizione una “Guida per informarsi e orientarsi dopo la terza media 2011”. La guida illustra le opportunità di istruzione e formazione professionale in Torino e provincia; contiene le informazioni sui cambiamenti introdotti dopo il riordino degli indirizzi della scuola secondaria di secondo grado; presenta l’offerta formativa dei sistemi d’istruzione tecnica, professionale, liceale e dell’istruzione e formazione professionale nel territorio. La prima parte indica e descrive i percorsi (istituti tecnici, istituti professionali, istruzione e formazione professionale e licei): le caratteristiche principali, le novità introdotte, i profili di ogni indirizzo e i piani orari annuali ministeriali. La seconda parte raccoglie tutta l’offerta di istruzione e formazione professionale: pagine messe a disposizione di istituti e agenzie formative che presentano la loro attività. Nella guida si trovano anche informazioni rivolte agli allievi stranieri, agli alunni disabili, a chi è interessato alle scuole militari; precisazioni sugli interventi per il diritto allo studio. Le ultime pagine sono dedicate a una raccolta di parole da ricordare (parole chiare), all’indice (A-z) delle scuole statali e delle Agenzie formative, all’indirizzario A-z degli Istituti paritari. “La Provincia – spiega l’assessore all’Istruzione Umberto D’Ottavio - ha predisposto la guida in una nuova e particolare versione per dare ai ragazzi e alle famiglie l’opportunità di conoscere tutte le informazioni essenziali relative ai cambiamenti previsti nei regolamenti di riordino dell’istruzione. Leggerla può essere utile a chi ancora deve valutare alcuni elementi, così come a chi ha già un’idea da confermare e focalizzare. La guida può essere letta con i propri docenti e i docenti orientatori delle scuole e delle agenzie; in ogni caso, gli esperti di ORIENTARSI sono disponibili a fornire spiegazioni e sostegno.” La guida per informarsi e orientarsi dopo la terza media 2011. si può consultare: www.provincia.torino.it/fidati/orientarsi/?pubblica=guida Per informazioni, materiali e una consulenza orientativa si può visitare il sito www.orientarsi.it oppure www.provincia.torino.it/orientarsi.

mercoledì 15 dicembre 2010

D'Alema, da cretini fare dietrofront

La critica sul governo di responsabilità istituzionale e sul dialogo con Fini e Casini è "roba da mentecatti. Nessuno nel Pd è così stupido da poter sollevare questa obiezione. Cosa dovevamo fare? Votare la fiducia a Berlusconi per non fare sponda con Fli e Udc?". Questo il commento di Massimo D'Alema in seguito alla conferma della fiducia al governo da parte del Parlamento. In un colloquio con Repubblica l'esponente del Pd sottolinea che "con questi numeri Berlusconi non può governare" e indica nelle elezioni anticipate "lo sbocco più logico". Tuttavia "la prospettiva di un'alleanza con Fini e Casini" per un esecutivo di transizione "resta in piedi, il voto a Montecitorio non la esclude". Il Pd, sostiene il presidente del Copasir, "non è in un angolo. E non è vero che ora dovremo lavorare in una cornice di alleanze che va da Vendola a Di Pietro e basta. Le altre porte restano aperte per noi". Il presidente della Camera, dice D'Alema, "ha fatto una battaglia vera contro Berlusconi. Gli va dato atto. Certo, non ha né i soldi né il potere del Cavaliere". Per l'ex premier il Parlamento ha raggiunto un "degrado mai visto nella storia della Repubblica", con "deputati comprati, nascosti dietro le tende fino all'ultimo per proteggere la vergogna di un voltafaccia". L'Idv, che ha visto due deputati votare la fiducia, "é un partito del cavolo. Loro la vera opposizione. Figuriamoci. E qualcuno gli dà pure corda".

domenica 5 dicembre 2010

Nascerà a Torino il Laboratorio della curiosità

"XKé, il Laboratorio della curiosità", un progetto didattico rivolto ai bambini delle scuole elementari ed ai ragazzi delle medie. Decollerà nell’autunno del prossimo anno e avrà sede nei locali che ospitano alcuni uffici della Provincia, in via Gaudenzio Ferrari 1, all’ombra della Mole Antonelliana.

L’iniziativa è stata presentata venerdi 3 dicembre a Palazzo Cisterna dal presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, dall’assessore provinciale all’Istruzione Umberto D’Ottavio, dalla presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo Anna Maria Poggi, dagli assessori del Comune di Torino Mario Viano e Giuseppe Borgogno. Era presente il coordinatore scientifico del progetto Piero Bianucci.
Il Laboratorio della Curiosità, come hanno spiegato il presidente Saitta e l’assessore D’Ottavio, è frutto della collaborazione tra la Fondazione per la Scuola, la Provincia e il Comune di Torino, ed è la concretizzazione dell’impegno per la crescita e la diffusione della cultura scientifica.
Importante anche la scelta della sede, unica e accessibile, da venticinque anni il punto di riferimento per il mondo della scuola, grazie alle attività gestite dal Ce.Se.Di, il Centro Servizi Didattici della Provincia.

Le attività del laboratorio avranno una ricaduta diretta sulla didattica e contribuiranno a rendere efficace l’insegnamento delle scienze.
Nello stesso complesso trovano posto le aule e i laboratori dell’Istituto Tecnico Avogadro, con una grande tradizione alle spalle, recentemente riconosciuto tra i più prestigiosi d’Italia.

Il Laboratorio delle curiosità sarà dunque il centro di iniziative didattiche a livello scientifico per ragazzi di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, con esperienze che partiranno dal coinvolgimento dei cinque sensi e diverse sezioni dedicate alle misure, alla matematica, all’informatica. Non verranno dimenticate le radici della cultura scientifica del nostro territorio. L'idea, in pratica, è quella di suscitare nei bambini stupore e curiosità per i fenomeni scientifici attraverso il gioco e la scoperta, in maniera creativa.
L’obiettivo è quindi di realizzare a Torino il primo science center europeo diffuso sul territorio, che promuova il coordinamento delle strutture per la diffusione della scienza già esistenti in città: il Museo Regionale di Scienze Naturali, il Planetario Infini.To, A come Ambiente, Museo dell’Uomo, l’Orto botanico, il Museo del Cinema, Thales-Alenia.
Un percorso per favorire l’innovazione della didattica delle scienze attraverso la formazione dei docenti.

In via Gaudenzio Ferrari l’allestimento si svilupperà su uno spazio di 1500 metri quadrati con alcune stanze per esperimenti dedicati alla percezione sensoriale, una sezione per gli esperimenti sulle unità di misura fondamentali, una sezione dedicata ai maggiori scienziati piemontesi, da Lagrange a Sobrero, da Galileo Ferraris ad Avogadro fino a Levi Montalcini.

giovedì 2 dicembre 2010

PROGETTO "RI-SCARPA" PER IL RICICLO DELLE SCARPE USATE

"RI-SCARPA” PER IL RICICLO DELLE SCARPE USATE
Le scarpe usate non si butteranno più tra i rifiuti indifferenziati per finire in discarica. Grazie al progetto “Ri-scarpa” sarà possibile raccogliere le vecchie calzature in appositi contenitori, riutilizzarle o impiegare il materiale di cui sono composte per vari usi quali pavimentazioni insonorizzate di palestre o sale riunioni, piste di atletica, giocattoli. La novità è che alla raccolta provvederanno i ragazzi e le scuole, che ospiteranno i contenitori: hanno aderito numerosi istituti superiori, elementari e medie. Il progetto - ideato dalla Cooperativa Sociale “Lavoro e Solidarietà”- si avvale della collaborazione di Provincia di Torino, Comune di Torino, Ufficio Scolastico Regionale, Amiat e del sostegno della Compagnia di San Paolo. L’iniziativa è stata presentata oggi presso l’Ipia Plana – una delle scuole che ospita i contenitori - alla presenza del presidente della cooperativa sociale “Lavoro e solidarietà”, Bruno Ardito, dell’assessore all’Istruzione della Provincia di Torino, Umberto D’Ottavio, del responsabile Comunicazione di Amiat, Roberto Bergandi e del dirigente scolastico dell’Ipia Plana Franco Francavilla. Dopo i ringraziamenti del dirigente scolastico Francavilla ha preso la parola l’assessore D’Ottavio: “Com'è noto il problema dei rifiuti è grave – ha esordito rivolgendosi agli studenti del Plana presenti all’incontro -. Dobbiamo imparare sempre più a ridurre e a differenziare. La Provincia ha volentieri aderito alla proposta della Cooperativa “Lavoro e solidarietà” per contribuire a diminuire, anche se in misura minore, il volume della spazzatura in discarica educando voi ragazzi alla raccolta differenziata e alla tutela dell’ambiente. Per il momento l’iniziativa è limitata a Torino, ma pensiamo di estenderla perché abbiamo ricevute molte richieste”. “Le finalità di ‘Ri-scarpa’ - ha spiegato il presidente della cooperativa Ardito - sono educative- ambientali. Ma sono anche occupazionali-sociali perché il progetto prevede l’impiego di personale per il trasporto, la raccolta , la selezione e l’igienizzazione del materiale; personale che può essere scelto anche tra cittadini svantaggiati e socialmente deboli. In sostanza con “Ri-scarpa” si forma la coscienza ambientale delle giovani generazioni e si crea occupazione. “ Il responsabile della Comunicazione Roberto Bergandi ha sottolineato che l’adesione dell’Amiat al progetto rientra nell’attività educativa che l’azienda sta portando avanti nelle scuole per la riduzione dei rifiuti alla fonte; ha poi invitato gli studenti a sensibilizzare le famiglie e deporre le scarpe nel contenitore.