mercoledì 28 agosto 2013

La Regione stanzi un fondo d’emergenza per rispondere ai danni causati dai violenti nubifragi sulla zona ovest di Torino


<Le recenti grandinate che hanno colpito con particolare violenza la zona ovest di Torino hanno avuto nella loro intensità qualcosa di imprevedibile e devastante: la solidarietà deve trasformarsi subito in aiuto concreto. 
Dopo i nubifragi di sabato mi sono tempestivamente informato sulla situazione delle zone interessate, in particolare Rivoli, Grugliasco, Alpignano e Collegno, ascoltando e incontrando commercianti, attività produttive, cittadini.

<Oltre ai danni pesantissimi per l'agricoltura, la violenza di questi temporali ha lasciato dietro di sé insegne divelte, vetrate distrutte, locali allagati, causando ingenti danni e ulteriori difficoltà soprattutto a settori produttivi che già faticano per la crisi a difendersi. La solidarietà deve trasformarsi subito in impegno concreto, attraverso uno stanziamento urgente d’emergenza della Regione Piemonte a beneficio dei territori colpiti. La Giunta si impegni in questa direzione tempestivamente>.

giovedì 8 agosto 2013

Che fine farà la Provincia di Torino? Potrebbe raddoppiare

Ormai non si può più scherzare: a maggio del 2014 scadrà il mandato amministrativo di circa 70 province, per cui bisogna decidere. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che a settembre comincerà il suo iter parlamentare con l'idea di decidere il più in fretta possibile.

Torino diventerà, secondo il disegno di legge, Città Metropolitana ereditando dalla Provincia patrimonio e competenze. Dal 1*gennaio 2014 si avvierà la procedura per l'entrata a regime dal 1* luglio, cioè subito dopo la tornata elettorale della prossima primavera che vedrà andare al voto circa 200 comuni, e coinvolgerà i sindaci di tutto il territorio provinciale.
Però, se un terzo dei Comuni opta per restare fuori dalla Città Metropolitana rimane in funzione la Provincia. Comunque, rimane esclusa la nascita di altre province oltre a quelle esistenti. Per cui è possibile che ci possa essere un raddoppio: Città Metropolitana più Provincia di Torino. L'articolato della legge prevede anche la ripartizione patrimoniale nel caso.

Il Sindaco metropolitano e' di diritto il sindaco del comune capoluogo e il consiglio metropolitano e' composto dai sindaci dei comuni con più di 15000 abitanti e dai presidenti delle unioni dei comuni con almeno 10000 abitanti.
Il ministro Delrio ha confermato la volontà di andare avanti da parte del Governo, abbandonando l'idea dell'accorpamento, e ha richiamato la Maggioranza a mantenere gli impegno presi al momento del voto di fiducia.

Adesso la palla passa al Parlamento, dove tanti arrivano dalle amministrazione degli enti locali. Spero che la voce dei sindaci e di tutti gli amministratori torni a farsi sentire.

Propongo due paletti: il primo riguarda l'importanza della nascita della Città Metropolitana con più poteri e capace di essere un vero e proprio "hub" territoriale. Il secondo riguarda la dimensione, credo sia opportuno che coincida con tutto il territorio dell'attuale Provincia di Torino, magari senza rinunciare all'elezione a suffragio universale del Sindaco metropolitano.

giovedì 1 agosto 2013

Nel Decreto del Fare pronti 9 milioni per l’edilizia scolastica. Enti locali e Regione Piemonte si impegnino per non perdere il contributo


<Il decreto del Fare approvato pochi giorni fa offre una boccata d’ossigeno all’edilizia scolastica, emergenza primaria del nostro Paese, con un ulteriore destinazione di somme da assegnare al fondo unico per l’edilizia scolastica per l’attuazione di misure urgenti per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle istituzioni  scolastiche statali . Il Piemonte godrà di 9 milioni di euro per opere immediatamente cantierabili che potranno essere ‘candidate’ dalla Regione Piemonte al contributo. E perciò importante che la Giunta si impegni affinché il denaro stanziato sia effettivamente utilizzato>

<Le risorse previste sono ripartite a livello regionale per essere poi assegnate agli enti locali proprietari degli immobili ad uso scolastico, sulla base del numero degli edifici e degli alunni presenti nella singola regione e della situazione del patrimonio edilizio scolastico>.

Entro il 15 settembre gli Enti Locali dovranno presentare alla Regione i progetti esecutivi di messa in sicurezza, manutenzione e ristrutturazione straordinaria degli edifici scolastici immediatamente cantierabili.

<Su queste basi, le Regioni potranno presentare al MIUR, entro il 15 ottobre le graduatorie alle quali si fa riferimento per l’assegnazione delle risorse, effettuate entro il 30 ottobre, con decreto del ministro dell’istruzione, università e ricerca. Il mancato rispetto del termine per la trasmissione delle graduatorie da parte delle Regioni comporterà la decadenza dell’assegnazione dei finanziamenti previsti per la ripartizione. Per questo è fondamentale  che enti locali e Regione facciano squadra senza perdere tempo per dare il via a quei lavori che altrimenti rimarrebbero senza possibilità di esecuzione>