giovedì 18 giugno 2009

La Provincia prepara la rivoluzione delle superiori

Pagina XIII - Torino 14 giugno 2009

Due licei musicali, a rischio gli ex magistrali

La Provincia prepara la rivoluzione delle superiori: tagliati altri 1500 insegnanti



D´Ottavio: "Entro settembre presenteremo i piani formativi alla Regione"

TOMASO CLAVARINO

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Gli ex magistrali adesso licei psicopedagogici a rischio, poche certezze sui nuovi licei musicali e coreutici, ancora altri tagli di prof. La rivoluzione nel mondo dei licei annunciata dal governo avrà pesanti ripercussioni anche per la Provincia di Torino che entro il 30 settembre dovrà stilare il piano dell´offerta formativa da sottoporre alla Regione per l´approvazione. Una patata bollente che arriva nelle mani della giunta provinciale in un momento a dir poco "movimentato". I ballottaggi per l´elezione del nuovo presidente sono alle porte e i margini di manovra abbastanza limitati, «nonostante ciò la giunta già da tempo si è mossa per non arrivare tardi all´appuntamento di fine settembre – spiega Umberto D´Ottavio, assessore provinciale uscente all´Istruzione – Dobbiamo aspettare l´esito delle elezioni, ma abbiamo al vaglio alcune ipotesi, nulla di certo, stiamo ragionando sul da farsi, perché sarà davvero una rivoluzione che, se da un lato apporterà dei miglioramenti, perché la riduzione degli indirizzi delle scuole superiori era necessario, dall´altro riducendo le ore di lezione, cancellerà i laboratori e manderà a casa molti insegnanti. In sostanza si fa passare per una riforma pedagogica, che parte da un´idea buona, quelli che sono in verità dei tagli indiscriminati alla scuola pubblica». Ma andiamo con ordine. La riduzione a sei del numero dei licei apporterà notevoli cambiamenti nel sistema scolastico torinese. Istituti storici come il Berti ed il Regina Margherita, due istituti psicopedagogici, rischiano di scomparire visto che quest´indirizzo non sarà più previsto dal 2010/2011. «Potrebbero essere reindirizzati verso le scienze umane – continua D´Ottavio – ma sono solo ipotesi. Così come l´istituto Sommellier di corso Duca degli Abruzzi, potrebbe continuare ad esistere ma con un altro indirizzo».
Insomma, il lavoro è tanto e non semplice. Si dovrà pensare non solo all´eventuale chiusura di alcuni istituti ma anche all´istituzione di altri, quelli nuovi previsti dalla riforma. «Ad esempio abbiamo già ricevuto numerose richieste da parte d´istituti che vorrebbero ospitare il liceo musicale e coreutico – spiega l´assessore – Noi dovremo valutare i progetti, le opzioni e poi scegliere anche in base alle esigenze ed alla storia della città. Di licei musicali penso che non ce ne saranno più di due fra Torino ed Ivrea». L´altro aspetto importante di questa riforma è la riduzione dell´orario settimanale delle lezioni che passa a ventisette ore. Un tempo che potrebbe non essere sufficiente a realizzare i laboratori «con il rischio che la nostra scuola diventi solamente teorica».
Questa riduzione comporterà anche dei tagli nel corpo insegnante «che si aggirano sulle millecinquecento unità in due anni con blocchi da 750. Tanto per ribadire il fatto che il governo pensa solo a tagliare». Insomma si preannuncia un´estate di duro lavoro per la Provincia, «a prescindere da chi vincerà al ballottaggio, questa questione dovrà essere la priorità della nuova giunta».