venerdì 23 dicembre 2011

Lettera a Profumo sull' Edilizia Scolastica

Stimatissimo
Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
Prof. Francesco Profumo
Viale Trastevere 76/a
00153 ROMA

Oggetto: Programma straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico finalizzati alla messa in sicurezza. Contributi stanziati con delibera CIPE n. 32/2010.Sollecito Convenzioni.


Con deliberazione CIPE n. 32/2010 del 13 maggio 2010 pubblicata in Gazzetta Ufficiale
14/9/2010 è stato approvato il Piano straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico, provvedendo altresì all’assegnazione delle risorse agli Enti competenti.
La Provincia di Torino, in qualità di Ente titolare delle competenze in materia di edilizia scolastica superiore di secondo grado, è risultata assegnataria dei seguenti importi volti a finanziare interventi di messa in sicurezza di Istituti con sede nel territorio provinciale:


Succ. Baldessano – Roccati Carmagnola Euro 850.000,00
L.S. Galilei Ciriè Euro 250.000,00
L.C. Botta Ivrea Euro 550.000,00
I.I.S. Darwin - Romero Rivoli Euro 3.000.000,00
I.I.S. Ferraris Settimo T.se Euro 160.000,00
I.I.S. Steiner Torino Euro 500.000,00
I.A. Passoni Torino Euro 250.000,00
I.I.S Sommeiller - Ferraris Torino Euro 300.000,00
Primo Liceo Artistico Torino Euro 550.000,00
I.T.G. Guarini Torino Euro 250.000,00
I.T.I. Casale Torino Euro 100.000,00

In data 26/11/2010 la Provincia di Torino ha comunicato i dati richiesti al fine della stipulazione delle convenzioni al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Piemonte e Valle d’Aosta.

In data 24/2/2011 la Provincia ha trasmesso al Provveditorato (in triplice originale) tutte le Convenzioni debitamente compilate e sottoscritte dal Presidente della Provincia.
Con nota 14/6/2011 si sollecitava la restituzione, da parte del Ministero, delle Convenzioni debitamente sottoscritte, registrate e vistate, al fine di presentare al Provveditorato stesso i progetti relativi e procedere con le gare d’appalto.

Ad oggi è stata restituita solo la Convenzione relativa al rifacimento delle coperture del Darwin di Rivoli, e di conseguenza questo Ente non ha potuto avviare le procedure di gara degli interventi che lo stesso Ministero ha valutato prioritari e urgenti a garanzia della sicurezza della popolazione scolastica.
Si segnala che, a fronte dell’avvenuta assegnazione delle risorse da parte del CIPE, questo Ente ha dato precedenza alla elaborazione dei progetti sopra elencati rispetto ad altri possibili interventi; gli stessi progetti sono già stati tutti predisposti dagli Uffici tecnici dell’Ente, ma non sono stati sottoposti al Provveditorato al fine di non far decorrere i termini previsti all’art. 4 delle
Convenzioni stesse in mancanza della copertura finanziaria degli interventi.
La mancata sottoscrizione delle Convenzioni ha quindi compromesso buona parte del
Programma dei Lavori Pubblici della Provincia di Torino relativo all’edilizia scolastica per l’anno 2011. Peraltro, l’urgenza degli interventi sta determinando situazioni di pericolo anche critiche, a fronte delle quali la Provincia – esposta anche all’applicazione di sanzioni da parte degli Enti preposti alla tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro – si vede costretta in taluni casi
ad interdire l’utilizzo dei locali degli Istituti scolastici interessati, penalizzando così studenti e corpo docente.
L’Ente non dispone, infatti, di risorse finanziarie alternative con cui sostenere gli interventi suddetti, considerato che deve provvedere per legge alla manutenzione di più di 150 edifici scolastici.
Si chiede quindi nuovamente di dare corso con ogni urgenza alla sottoscrizione, registrazione e visto delle Convenzioni in parola, nell’interesse della popolazione scolastica cui le risorse suddette sono state destinate fin dal maggio 2010 e che legittimamente attende l’esecuzione degli interventi all’epoca ampiamente pubblicizzati anche dal MIUR e di garantire la disponibilità delle
corrispondenti risorse finanziarie sin dall’inizio del 2012.

Distinti saluti.

Umberto D’Ottavio

martedì 20 dicembre 2011

EDILIZIA SCOLASTICA: ASSEGNATI I CONTRIBUTI AI COMUNI CON MENO DI 5000 ABITANTI

Con una delibera approvata dalla Giunta provinciale di Torino sono stati assegnati - per il 2011 - circa 410.000 euro di contributi ai Comuni del territorio della Provincia di Torino con popolazione inferiore ai 5000 abitanti: si tratta di fondi regionali destinati a limitati interventi di edilizia scolastica. “ La Regione Piemonte – riferisce l’assessore all’Istruzione Umberto D’Ottavio - doveva trasferire circa un milione di euro come previsto da una disposizione del 2008. La Provincia ne ha ricevuti solo 400.000 ed è stata costretta a intervenire con risorse finanziarie pari al 40% di quanto richiesto dai Comuni, in attesa che la Regione corrisponda la parte rimanente dell’ammontare complessivo”. I contributi per i piccoli interventi di edilizia scolastica sono stati erogati ai seguenti Comuni: - Agliè: 10.096 euro (messa a norma impianti e contenimento energetico della scuola elementare e media) - Airasca: 7.852 euro (adeguamento sismico della scuola media) - Bricherasio: 14.582 euro (interventi ai servizi igienici nel primo piano della scuola elementare) - Candia Canavese: 15.705 euro ( manutenzione ordinaria della scuola elementare) - Chiaverano: 1.572 euro ( manutenzione straordinaria della centrale termica della scuola materna) - Cuceglio : 4.887 euro (manutenzione straordinaria della palestra elementare) - Fenestrelle: 13.465 euro ( sostituzione serramenti della scuola elementare e media) - Frassinetto: 20.057 euro (abbattimento barriere architettoniche e adeguamenti normativi della scuola elementare) - Front: 4.391 euro (lavori di pavimentazione del cortile della scuola elementare) - Locana: 17.470 (manutenzione straordinaria della scuola materna e della palestra) - Mompantero: 20.057 euro (ristrutturazione impianti della scuola materna) - Monteu da Po: 12.924 euro (manutenzione straordinaria della scuola materna ed elementare) - Novalesa: 12.340 euro (sostituzione manto di copertura della scuola elementare) - Oulx: 22.436 euro (manutenzione straordinaria della scuola elementare e media) - Ozegna: 20.192 euro (1°lotto manutenzione straordinaria della scuola elementare) - Pomaretto: 17.898 euro (opere di manutenzione straordinaria della scuola elementare e della palestra) - Prali: 17.949 euro (manutenzione straordinaria della palestra elementare) - Prarostino: 20.181 euro (lavori di adeguamento alle prescrizioni Asl della scuola materna ed elementare) - Prascorsano: 8.362 euro (manutenzione straordinaria della scuola elementare) - Rivalba: 17.949 euro (manutenzione straordinaria della scuola elementare) - Salassa: 15.705 euro (adeguamento impianti idro-termo-sanitari della scuola elementare e della palestra) - Samone: 17.925 euro (manutenzione straordinaria e contenimento energetico della scuola elementare) - San Germano Chisone: 9.661 euro (manutenzione straordinaria della palestra della scuola materna) - San Martino Canavese: 12.130 euro (messa in sicurezza della scuola materna) - Tavagnasco: 20.160 euro (ristrutturazione edilizia della scuola materna) - Torre Canavese:17.377 euro (manutenzione straordinaria della scuola elementare) - Vaie: 4.377 euro (interventi per risparmio energetico della scuola materna, elementare e palestra) - Villafranca Piemonte: 15.705 ( costruzione nuova mensa scolastica della scuola media) - Villarfocchiardo: 4.301 euro (rifacimento impianto di riscaldamento della palestra della scuola elementare) - Villastellone: 12.340 euro (rifacimento copertura della scuola materna).

mercoledì 7 dicembre 2011

Che cosa significa davvero abolire le Province

L’abolizione delle Province, se passerà la modifica costituzionale, è la vittoria del centralismo statale contro l’autonomia locale.

Questo è ,e non altro, il significato vero dell’abolizione delle Province. Non altro perché, lo capiscono tutti che l’eliminazione dell’ente non è accompagnato dalla scomparsa delle questioni di cui si occupa. Infatti, sarà necessario stabilire chi avrà l’incombenza della viabilità, dell’edilizia scolastica, dei trasporti, della pianificazione territoriale, dell’agricoltura, della pesca, dei rifiuti, dell’acqua e dell’aria, del turismo, della montagna, delle attività produttive, del lavoro, dei centri per l’impiego, della formazione professionale, delle infrastrutture e di altre questioni di cui si occupa la Provincia.

E’ la vittoria del centralismo statale e del ritorno in auge delle sue ramificazioni di origine napoleonica fatta di prefetture e provveditorati preposti all’attuazione di scelte ministeriali che con una circolare risolvono i problemi.

La nostra storia, quella unitaria, quella dei 150 anni è un continuo scontro tra la necessità di mantenere unito un Paese molto differente al suo interno e ricco di realtà locali piene di iniziative e proposte verso un ruolo forte delle autonomie loali.
In realtà la Costituzione repubblicana con la cancellazione del Regno d’Italia aveva fatto la scelta dello sviluppo dell’autonomia locale dando ai governi espressione della democrazia diffusa sul territorio un ruolo importante. La riforma del titolo V° della Costituzione ha sancito che la Repubblica Italiana è costituita “dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni”.

Di più non si poteva chiedere per le autonomie locali.

La scelta drastica, forse incostituzionale, del provvedimento del Governo sul futuro delle Province è sbagliata perché fuori dal contesto del percorso per l’attuazione del titolo V° della Costituzione e teso a rispondere ad un bisogno di riduzione dei costi della politica di cui non si capisce il criterio.

Però sono convinto che il tema riguarda non tanto Monti quanto i partiti (tutti). Infatti non ci sarà nessuna manifestazione di protesta delle Province, perché se la politica italiana non ritiene utile un ente di governo di area vasta si assumerà la responsabilità di aver avviato un processo di riduzione della democrazia diffusa di cui non è difficile immaginare gli esiti e che di sicuro non saranno limitati al livello provinciale.

Altro che “glocal” per pensare globalmente e agire localmente. Avanti con centralismo e prefetture!



Umberto D’Ottavio

Presidente di Legautonomie del Piemonte

martedì 6 dicembre 2011

Province: “Modifiche non cambiano il giudizio nettamente negativo”

Province, Castiglione “Modifiche non cambiano il giudizio nettamente negativo”
Ricorso alla Consulta contro norme incostituzionali

“La versione definitiva della norma della manovra finanziaria che riguarda le Province non sposta di una virgola la posizione e il giudizio nettamente negativo espresso dall’Upi in questi giorni. L’articolato deve essere stralciato dal decreto, perché le riforme istituzionali, per avere un effetto reale di riduzione della spesa pubblica, non possono essere improvvisate e devono essere condivise e complessive”.

Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, al termine dei lavori dell’Assemblea Generale delle Province che si è chiusa oggi a Roma.

“E’ già ridicolo e umiliante – afferma Castiglione – che le norme che aboliscono le Province, istituzioni previste dalla Costituzione come parte fondante della Repubblica, vengano inserite nello stesso articolo in cui si parla di Autorità di Governo e Autorità indipendenti.
La relazione tecnica e il Parlamento chiariranno che gli effetti finanziari della norma in termini di risparmio sono pari a zero, e anzi, che si produrranno nuovi costi.

Come abbiamo annunciato oggi – conclude Castiglione – faremo ricorso alla Corte Costituzionale contro una norma che, come hanno confermato illustri costituzionalisti, incide con un decreto su una materia che gode di copertura costituzionale e lede l’autonomia organizzativa degli enti garantita dalla Costituzione, perché incide sugli statuti. Un intervento che certo non può essere fatto per decreto”.

Roma, 6 dicembre 2011