martedì 7 settembre 2010

La scuola dei tagli riparte al completo

La scuola dei tagli riparte al completo



[FIRMA]MARIA TERESA MARTINENGO (LA STAMPA 7/9/2010)
Tagli di cattedre e di ore di lezione, ma non solo. Nel giorno in cui in un paio di istituti è già suonata la campanella (e in una manciata di altri seguirà in settimana, in attesa del rientro in massa di lunedì), l’anno scolastico 2010/2011 scopre le carte.
Pochi ma in cattedra
È una notizia che sa un po’ di beffa e infatti il preside dell’Istituto Avogadro Tommaso De Luca (anche presidente dell’Asapi, l’Associazione delle scuole autonome piemontesi) ne parla con amarezza: «Il paradosso? I tagli di ore e di docenti fanno sì che abbiamo tutti in cattedra. Possiamo iniziare con l’orario pieno. Ci sono anche gli insegnanti di sostegno, tutti specializzati. È l’effetto perverso delle riforma».
Classi affollate
In tutti i gradi e gli indirizzi, i tagli determinano classi più numerose. Fuori città, lo ha detto il vice direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale nell’audizione di pochi giorni fa in Comune, rimarranno per forza classi sottodimensionate. «La media, alle elementari in provincia di Torino, è di 21,7 allievi per classe», ha spiegato Iennaco. Ovvio che, per compensare, in città sarà normale avere classi con 27 alunni. In alcune scuole medie si arriva a 30, mentre alle superiori spesso si supererà di alcune unità quella soglia.
Studenti dispersi
Ma ci sono anche classi dissolte. Al XXV Aprile di Cuorgnè non hanno più potuto attivare il quarto anno del corso professionale per mancanza di organico: gli studenti che dopo la qualifica hanno scelto di proseguire verso il diploma sono stati distribuiti altrove.
Sicurezza e vivibilità
Pur in regime di sofferenza economica, la Provincia vuole che questo sia l’anno della sicurezza e della vivibilità. «Venerdì, presenti il presidente Saitta e la famiglia Scafidi, consegniamo il nuovo liceo di Sangano alla preside dell’istituto “Vito Scafidi”, Maria Luisa Mattiuzzo. Questa scuola, dotata di pannelli solari e di impianto fotovoltaico, è il modello verso cui vogliamo andare», dice l’assessore all’Istruzione della Provincia Umberto D’Ottavio. «Anche il Cavour, con la facciata rimessa a nuovo, dove lunedì andremo con il direttore scolastico regionale De Sanctis, è un altro segno. E anche un messaggio contro il vandalismo... In estate abbiamo continuato con molti lavori e in questi giorni sto incontrando i presidi ad uno ad uno per ascoltare le necessità».
Nuovi istituti e nuovi corsi
D’Ottavio, che stamane in giunta relazionerà sulle condizioni della scuola torinese, sottolinea: «Entro ottobre, raccolte le richieste dei collegi docenti e valutato attentamente il quadro delle iscrizioni 2010 - che hanno senza dubbio premiato i licei - la Provincia metterà a punto il piano del dimensionamento, con l’offerta formativa rivista. Penseremo al problema serio dei professionali, crollati del 10% e a situazioni come quella dell’Itis Ferrari, troppo piccolo». Il liceo musicale? «Ripartiremo proprio da lì: non c’è ragione che il ministero continui a negarlo».
Istruzione degli adulti
Nel 2010/2011 nasceranno i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti. «Saranno le nuove autonomie scolastiche che contribuiranno a ridisegnare la geografia della scuola torinese».