martedì 15 febbraio 2011

Legautonomie: "Faremo proposta a altre associazioni per campagna nazionale per riforma Parlamento"

Ribadiamo il nostro no molto fermo al federalismo municipale proposto dal governo e chiediamo un percorso di condivisione con autonomie locali e regioni. Dopo l'azzardo di un decreto incostituzionale si deve ripartire col piede giusto.

Le autonomie locali e le regioni devono alzare il tiro. Serve la camera delle regioni e delle autonomie locali, altrimenti il federalismo non è credibile. Dunque sono gli amministratori locali che devono promuovere la riforma del Parlamento, col superamento del bicameralismo paritario.

Legautonomie farà una proposta alle altre associazioni e a forze e personalità rappresentative. Per una campagna nazionale e una petizione sul web, anche utilizzando i social newtwork”.

Lo ha dichiarato Marco Filippeschi, presidente nazionale di Legautonomie e sindaco di Pisa, durante il Consiglio federale dell’associazione che si è svolto lunedì 14 febbraio a Roma a Palazzo San Macuto, al quale sono intervenuti, tra gli altri, il senatore Franco Bruno (Alleanza per l’Italia), Salvatore Cherchi (Anci), Enrico Borghi (Uncem), l’on. Antonio Misiani (Copaff), l’on. Oriano Giovanelli.

"Una sola camera che fa le leggi e dà la fiducia a i governi, con il dimezzamento dei parlamentari eletti. Una camera dei rappresentanti delle autonomie che gestisce l'ordinamento federale e i rapporti con le regioni e gli enti locali. E' una riforma che i cittadini apprezzano, perché ridurrebbe i tempi di approvazione delle leggi, diminuirebbe i costi e darebbe maggiori garanzie di autogoverno e responsabilità alle comunità locali. Serve il coraggio di una grande riforma, che può avere una spinta dal basso molto potente di cui gli amministratori locali devono farsi promotori ed interpreti".