mercoledì 2 marzo 2011

Mikhail Gorbaciov festeggia oggi i suoi 80 anni

Venerato e rispettato in tutto il mondo, poco amato e inascoltato in patria, come confermano gli ultimi sondaggi, l'ultimo presidente dell'Urss Mikhail Gorbaciov festeggia oggi i suoi 80 anni a Mosca. Per l'occasione ha scelto una grande sala da ricevimento in un noto ristorante della capitale invitando 300 persone, tutte della cerchia familiare e degli amici, da quelli di scuola a quelli del business e della politica.

Il 30 marzo, invece, fara' un bis a Londra: una serata di gala alla Royal Albert Hall con un parterre politico e artistico da capogiro, organizzata dalla sua fondazione per raccogliere fondi nella lotta contro il cancro nei bambini. I primi auguri gli sono arrivati oggi dall'estero, da parte dell'ex presidente Usa e ''amico'' George Bush padre, con cui ha condiviso grandi eventi storici, dalla caduta del Muro di Berlino alla firma del trattato Start sul disarmo nucleare.

''Ottant'anni non sono una cosa che mette paura e nel caso di Gorbaciov non si parla di senilita''', gli ha scritto, augurandogli ''il piu' felice compleanno della sua vita''. Bush senior e' una delle tante personalita' politiche straniere che hanno elogiato il ruolo storico di Gorbaciov nell'archiviare la guerra fredda: un merito che gli e' valso il Premio Nobel per la pace. Dal cancelliere Helmut Kohl al presidente Usa Ronald Reagan, dal premier britannico Margaret Thatcher al Papa Wojtyla, tutti lo hanno definito un interlocutore aperto e franco, che ha rotto con l'intransigenza e la chiusura dei suoi predecessori introducendo le prime riforme e le prime liberta' in Urss. Anche l'amatissima e dolcissima moglie Raissa aveva conquistato l'Occidente diventando la prima vera first lady sovietica.

Ma gran parte dei suoi concittadini ricordano gli anni della perestroika come un periodo di penuria e di caos economico e gli rimproverano una certa debolezza, nonche' il crollo dell'impero sovietico. Secondo un sondaggio dell'istituto Vtsiom, il 47% dei russi e' ''indifferente'' nei suoi confronti e il 20% prova ''disprezzo''. Solo il 10% manifesta ''rispetto''. Tra le conquiste del suo regno, il 10% indica le liberta' democratiche, il 5% la fine della guerra fredda ma il 73% e' senza opinione. Non stupisce quindi se oggi gli rendono omaggio solo gli oppositori, anche per il ruolo recentemente sempre piu' critico nei confronti di una classe dirigente ''ricca e depravata'', che ha come modello l'oligarca Roman Abramovich, e del tandem Putin-Medvedev, che pretende di decidere il futuro presidente a tavolino ignorando gli elettori e facendo leva su un partito, Russia Unita, che ''assomiglia alla peggior copia del Pcus''.

Ansa 2/3/2011