giovedì 8 agosto 2013

Che fine farà la Provincia di Torino? Potrebbe raddoppiare

Ormai non si può più scherzare: a maggio del 2014 scadrà il mandato amministrativo di circa 70 province, per cui bisogna decidere. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che a settembre comincerà il suo iter parlamentare con l'idea di decidere il più in fretta possibile.

Torino diventerà, secondo il disegno di legge, Città Metropolitana ereditando dalla Provincia patrimonio e competenze. Dal 1*gennaio 2014 si avvierà la procedura per l'entrata a regime dal 1* luglio, cioè subito dopo la tornata elettorale della prossima primavera che vedrà andare al voto circa 200 comuni, e coinvolgerà i sindaci di tutto il territorio provinciale.
Però, se un terzo dei Comuni opta per restare fuori dalla Città Metropolitana rimane in funzione la Provincia. Comunque, rimane esclusa la nascita di altre province oltre a quelle esistenti. Per cui è possibile che ci possa essere un raddoppio: Città Metropolitana più Provincia di Torino. L'articolato della legge prevede anche la ripartizione patrimoniale nel caso.

Il Sindaco metropolitano e' di diritto il sindaco del comune capoluogo e il consiglio metropolitano e' composto dai sindaci dei comuni con più di 15000 abitanti e dai presidenti delle unioni dei comuni con almeno 10000 abitanti.
Il ministro Delrio ha confermato la volontà di andare avanti da parte del Governo, abbandonando l'idea dell'accorpamento, e ha richiamato la Maggioranza a mantenere gli impegno presi al momento del voto di fiducia.

Adesso la palla passa al Parlamento, dove tanti arrivano dalle amministrazione degli enti locali. Spero che la voce dei sindaci e di tutti gli amministratori torni a farsi sentire.

Propongo due paletti: il primo riguarda l'importanza della nascita della Città Metropolitana con più poteri e capace di essere un vero e proprio "hub" territoriale. Il secondo riguarda la dimensione, credo sia opportuno che coincida con tutto il territorio dell'attuale Provincia di Torino, magari senza rinunciare all'elezione a suffragio universale del Sindaco metropolitano.