lunedì 5 luglio 2010

Ricorso della Provincia di Torino contro gli aumenti dei pedaggi in tangenziale

La Provincia di Torino ricorre al Tar del Lazio contro il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che individua i caselli di Bruere, Falchera e Settimo sui quali Anas può far applicare da Ativa fin da giovedì 1 luglio l’aumento del pedaggio di 20 centesimi.
"Mercoledi 30 giugno - spiega il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta - presenteremo un ricorso urgente al Tar del Lazio chiedendo la sospensiva immediata di un provvedimento a firma Berlusconi che appare discriminatorio dei confronti dei cittadini residenti nella parte nord ovest del territorio provinciale: da giovedì, per andare a lavorare ogni giorno migliaia e migliaia di automobilisti colpevoli unicamente di abitare nella zona individuata dal Governo saranno costretti a subire un aumento del pedaggio in tangenziale voluto per anticipare il pedaggiamento della superstrada verso l’aeroporto. Che senso ha?"

La Provincia di Torino ha calcolato che l’aumento porterà almeno 5 milioni di euro in più nella casse di Ativa, mentre provocherà aumenti di traffico assolutamente imprevisti sulle arterie provinciali dei dintorni.

"Sono preoccupato - aggiunge Saitta - perché introdurre l’aumento in tempi di crisi economica come questi può provocare un aumento enorme del flusso di traffico sulle strade provinciali da parte degli automobilisti che sceglieranno vie alternative per andare a lavorare pur di non sottostare all’aumento".

Il rincaro della tangenziale è stato concesso dal Governo Berlusconi all’Anas in attesa che realizzi una barriera a pagamento sulla superstrada di Caselle verso l’aeroporto.

"Mi chiedo - conclude il Presidente - se qualcuno abbia spiegato a Berlusconi, Tremonti e Matteoli che il sistema della tangenziale di Torino è aperto; forse non sanno che il balzello non ricadrà affatto su chi si reca a Caselle, ma sui cittadini che ogni giorno viaggiano da e per Torino dalla zona Ovest e dalla Valle di Susa per andare a lavorare, per raggiungere gli ospedali, le scuole. È questo il federalismo di Bossi?"