lunedì 29 agosto 2011

La protesta dei Comuni a Milano

MILANO - In diverse centinaia i sindaci arrivati con la fascia tricolore al grattacielo Pirelli di Milano, per la manifestazione di protesta contro i tagli per gli enti locali inseriti dal governo in manovra. "Siamo qui - ha detto il presidente di Anci Lombardia, Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese - per far sentire la nostra voce e far capire che la manovra ammazza gli enti locali e i cittadini". Alla manifestazione sono presenti sindaci di centrosinistra, come il vicepresidente dell'Anci nazionale Graziano Delrio (Reggio Emilia), Virginio Merola (Bologna), Giuliano Pisapia (Milano). Il corteo dei sindaci è aperto da uno striscione con la scritta 'Giu' le mani dai Comuni. Più forte il tuo Comune più forti i tuoi dirittì. In prima fila, il sindaco di Verona, Flavio Tosi, quello di Roma, Gianni Alemanno, e quello di Torino, Piero Fassino.

Ma anche di centrodestra, come il presidente vicario dell'Anci Osvaldo Napoli, che ha detto di essere "ottimista" sui cambi che potranno essere apportati alla manovra con l'incontro di oggi tra Berlusconi e Bossi. Alle 15 una delegazione dei primi cittadini andrà in prefettura a incontrare il ministro dell'Interno Roberto Maroni. "Non siamo qui per protestare - ha sottolineato Delrio - ma per fare proposte per far crescere il paese e ridurre il debito". Secondo il sindaco di Reggio, infatti, i Comuni hanno già tagliato le spese mentre quelle dell'amministrazione centrale sono aumentate. "Bisogna invertire la rotta. La giornata di oggi - ha concluso - è importante non per i sindaci ma per il Paese".

"Siamo noi, siamo noi, la risorsa dell'Italia siamo noi". E' il coro improvvisato dalle centinaia di sindaci che stanno attraversando Milano per raggiungere Palazzo Marino, sede dell'amministrazione comunale milanese. Su alcuni cartelli è rappresentato uno squalo, con la scritta 'Governo che mangia dei pesci piccoli' che rappresentano, per l'appunto, i Comuni. I sindaci hanno quindi intonato l'inno di Mameli.

PISAPIA, DA RITIRARE TAGLI PER ENTI COMUNALI - Per il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, la manovra finanziaria "per quanto riguarda i tagli agli enti comunali, deve essere completamente ritirata". Il sindaco di Milano lo ha detto al suo arrivo alla manifestazione dei sindaci contro la manovra finanziaria. Una manifestazione che Pisapia ha definito "di protesta ma anche di proposta e, soprattutto, che dimostra il senso di responsabilità degli enti locali che sono i soggetti istituzionali più vicini ai cittadini e che possono dare le risposte di cui i cittadini hanno bisogno". Pisapia ha definito i tagli ai Comuni "l'ultima goccia di un vaso che ormai ha strabordato". "Non è più possibile per gli enti comunali accettare ulteriori tagli e, soprattutto, in questo modo e con questo metodo: cioé, senza essere consultati o dopo essere stati consultati, ma senza tenere conto di indicazioni precise, di proposte alternative che sono venute finora da parte dei Comuni" ha concluso.

FASSINO, TANTI SINDACI DIMOSTRANO ERRORE TAGLI - Il fatto che a Milano "siano accorsi tanti sindaci dimostra che i tagli sono sbagliati. La protesta è corale": così ha detto il primo cittadino di Torino, Piero Fassino, che partecipa alla manifestazione milanese dei sindaci appena partiti dal grattacielo Pirelli in corteo verso piazza della Scala. "I sindaci sono sempre in mezzo alla gente - ha detto Fassino", aggiungendo che ora si aspetta di sapere "in concreto" le modifiche alla manovra che presenterà al Governo. La mobilitazione dei sindaci, scesi oggi in piazza a Milano contro la manovra economica, continuerà. "La mobilitazione continuerà - ha detto il sindaco di Torino, Piero Fassino, parlando da un palco in piazza della Scala - finché non avremo risposte chiare sul ruolo che gli enti locali saranno chiamati ad avere in futuro". Il suo è un messaggio ai vertici del governo riuniti oggi ad Arcore per studiare modifiche alla manovra. Una manovra che Fassino definisce "iniqua". Il momento è difficile ma gli sforzi vanno fatti "con equità". "Da 10 anni - ha sottolineato - ogni manovra ha caricato in primo luogo gli enti locali e ora siamo ad un limite sotto cui sono in discussione i servizi. Qui è in gioco quello che accade a milioni di famiglie".

ALEMANNO, O CAMBIA O DISABILI DAVANTI A P.CHIGI - "Se i tagli non vanno via, dovremo portare i disabili e le persone delle mense della Caritas davanti a Palazzo Chigi": lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che partecipa in prima fila al corteo dei sindaci organizzato a Milano contro la manovra economica. Alemanno ha affermato che se le cose restano come ora i tagli saranno "devastanti", con 270 milioni in meno per Roma l'anno prossimo, tagli che riguardano "servizi essenziali ai cittadini, la mobilità, i servizi sociali".

Ansa 29 agosto 2011