lunedì 5 aprile 2010

Lettera a Repubblica pubblicata il 4 aprile 2010

Lettera a Repubblica

Gentilissima Redazione di Repubblica, in questa assemblea mediatica sulla sconfitta del centrosinistra alle Regionali del Piemonte vorrei proporre una mozione d'ordine, attraverso voi, a tutti i partecipanti. Un po' di silenzio e di riflessione sul voto, possibilmente in modo tale da poter assumere delle decisioni e poi preparci a nuove e migliori battaglie.
Alcuni dirigenti hanno avviato la discussione sulla scelta del candidato sindaco di Torino ancora una volta nel modo più vecchio possibile anche se si parla di giovani. La riflessione sul voto regionale sembra già archiviata, forse perchè troppo dolorosa.
Non credo che si possa procedere così. Quindi parliamo del voto e di che cosa non è andato per il verso giusto, condividiamo una analisi perchè solo così potremo condividere le soluzioni.
Lo dico a partire dal dato che, per esempio a Collegno, la Bresso ha ottenuto quasi il 60 % dei voti e noi qui sappiamo che non è frutto del caso, ma di un lavoro quotidiano di relazioni, di solidarietà e di condivisione. Per vincere bisogna lavorare e non solo parlare dando prova "tutti i giorni" di essere credibili anche nelle difficoltà.
Potrà sembrare vecchio, ma il tema non è se il partito (PD) ha un senso, ma tutti dobbiamo impegnarci a dare un senso al partito e ai suoi iscritti trovando il rito giusto che dia soddisfazione ai tanti che di questo partito hanno fiducia e non alimentando ancora l'idea e la pratica di una armata brancaleone che può vincere o perdere senza sapere il perchè.

Pubblicata il 4 aprile 2010