martedì 12 febbraio 2013

Se sarò eletto in Parlamento proporrò la costituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema di istruzione e di formazione nel nostro Paese

Lettera di Umberto D'Ottavio Candidato alla Camera Piemonte 1 Partito Democratico in questa campagna elettorale si è discusso poco del futuro dell'istruzione e delle formazione nel nostro Paese. E' un tema difficile ed articolato per il quale è più facile cadere nella demagogia o nell'ideologia. Ma non per questo non deve essere affrontato, anzi. In tutti i programmi si afferma l'importanza irrinunciabile di un buon sistema di istruzione, ma le soluzioni sono spesso abbozzate e potrei fare un elenco lunghissimo di questioni non chiare. Mi pare però che anche sulla scuola alla fine prevalga, rendendo tutto più chiaro, il tema delle risorse. La vera distinzione è tra chi dice e ha detto: questo sistema costa troppo per i risultati che dà, e chi afferma che i risultati sono condizionati dallo scarso investimento, quindi ci vogliono più risorse. Io mi sono occupato di istruzione e formazione dal punto di vista della Provincia di Torino e posso affermare che ci sono settori del sistema che hanno un grande bisogno di risorse, per esempio per l'edilizia e per i laboratori, per esempio sul personale, spesso precario e mal pagato. Ma ci sono anche possibilità vere di revisione della spesa, soprattutto nella burocrazia e nelle procedure. Così come abbiamo in tutti i livelli del sistema, dalle scuole per l'infanzia alle scuole superiori esperienze straordinarie ed esemplari, nonostante le difficoltà. Ma affiancate da situazioni dove sembra incredibile non poter intervenire, magari per sostituire un insegnante, un bidello, un dirigente inadatto o pericoloso. Il Partito Democratico in questa situazione dice con chiarezza che basta così con i tagli e aggiunge che intende cercare e trovare nuove risorse per invertire la tendenza che ci sta facendo fare passi indietro rispetto agli altri Paesi dell'Europa e del mondo. Per questo propone di sostenere la scuola e il suo personale nell'impegno grandioso di aumentare il livello di istruzione dei cittadini italiani. Credo, però, che non basti più. Se sarò eletto in Parlamento proporrò la costituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema di istruzione e di formazione nel nostro Paese, allo scopo di fare emergere dai fatti e dai dati concreti di che cosa ha bisogno la scuola per raggiungere anche in Italia gli obiettivi che l'Unione Europea si è data per il 2020. Confrontando ed evidenziando le buone pratiche e gli sprechi. Un anno di lavoro potrebbe bastare. Se il minimo comune denominatore è il tema delle risorse, bene! Confrontiamoci sui costi e sui risultati, sapendo che per l'istruzione non è giusto parlare di spesa, ma più corretto parlare di investimento. Nei paesi più avanzati in questo campo hanno saputo valutare non solo la spesa per l'istruzione, ma anche i costi dell'ignoranza, perché non c'è nessun dubbio sul fatto che il livello di qualità della vita di un Paese è direttamente proporzionale al livello di istruzione dei cittadini che vi risiedono.