<Ci siamo. Siamo in Parlamento, non come avremmo
voluto e certo non confortati dal risultato elettorale pieno nel quale il
partito democratico confidava. Siamo però presenti per dare al Paese il
cambiamento di cui ha bisogno, testimoni di una scelta dell’elettorato chiara e
precisa.
Sappiamo di avere una responsabilità forte, resa
ancor più impegnativa dal panorama politico che gli italiani, con il loro voto,
hanno disegnato.
Il nostro è un Paese giudicato da molti ingovernabile per una protesta che, se fuori dal Parlamento si definisce tale, al suo interno se non letta con la giusta lucidità rischia di essere destabilizzante.
Il nostro è un Paese giudicato da molti ingovernabile per una protesta che, se fuori dal Parlamento si definisce tale, al suo interno se non letta con la giusta lucidità rischia di essere destabilizzante.
Il Paese, a mio modo di vedere, ha testimoniato
attraverso le Elezioni politiche un malessere profondo e complesso che certo non
può essere riassunto in un titolo di giornale, men che meno ignorato o
demonizzato.
Si tratta di andare oltre le logiche stantie della
politica e di guardare ai nostri vicini in Parlamento mettendo in cima alle
priorità il bene di questo Paese.
Sono stato eletto parlamentare e sono, con tutti
voi, all’inizio di una legislatura che non sarà facile: il Partito Democratico
ha scelto di essere sincero con gli elettori senza fare promesse in campagna
elettorale e continuerà ad esserlo oggi che ancora di più servono lucidità ed
esperienza, coniugate alla disponibilità all’ascolto e all’incontro. Continuerò
ad essere, com’è stato in queste settimane che hanno favorito i nostri
incontri, il referente del territorio in Parlamento e del Parlamento sul
territorio.
Vi terrò informati sul mio lavoro alla Camera dei
Deputati, su quanto verrà deciso, sulle mie iniziative sul territorio ma
soprattutto voglio ricordarvi che, come anticipatovi in campagna elettorale,
attendo da Voi stimoli e suggestioni per fare di questo Paese un’Italia Giusta,
un Paese per bene.
Con Voi, andiamo avanti. Insieme.
Umberto D'Ottavio >