venerdì 31 maggio 2013

La situazione dell’edilizia scolastica richiede interventi urgenti che hanno un solo nome: risorse economiche

La situazione dell’edilizia scolastica richiede interventi urgenti che hanno un solo nome: risorse economiche. Da quando sono alla Camera dei deputati ho insistito perché si passasse dalle parole ai fatti. Con l’avvio del Governo Letta si è incominciato a individuare qualche possibilità affinché possano essere considerati fuori dal Patto di stabilità gli interventi per la sicurezza nelle scuole e credo che nel giro di qualche settimana questo possa essere possibile soprattutto dopo la conclusione positiva della procedura di infrazione per eccesso di debito.

Inoltre, insieme ad altri parlamentari del PD, abbiamo presentato una proposta per una Commissione di indagine sull’edilizia scolastica tesa a valutare le iniziative partite sull’anagrafe dell’edilizia scolastica e mai concluse. Abbiamo proposto tre mesi perché riteniamo che i dati siano già in possesso di Comuni, Province e Regioni. La nostra proposta è di rifinanziare la legge con qualche centinaio di milioni di euro che sommati a quelli degli Enti locali e delle Regioni possano dare una svolta alla situazione. Positivo in questo senso è stata la richiesta del Governo di inserire l’edilizia scolastica tra le priorità dei fondi strutturali provenienti dall’Unione Europea.