Rinunciare alla TAV non significa risparmiare denaro ma
permettere a concorrenti di far proprio il progetto e realizzarlo al posto
nostro. Il confronto tra le istituzioni e la gente delle Valli ha profondamente
cambiato il progetto iniziale che oggi è funzionale al tessuto economico del
territorio e fortemente condiviso dai Comuni interessati.
La TAV è un’opportunità per salvaguardare quel
territorio che tanto ci sta a cuore e che oggi, con la prosecuzione dei lavori
per il raddoppio della canna automobilistica del Frejus, sarà presto invaso da
ulteriore passaggio di mezzi pesanti con gravi ripercussioni per l’ambiente e
per la qualità dell’aria. L’alternativa è su rotaia, è l’alta velocità:
l’Italia dimostri di non avere paura del progresso e di essere un grande paese
capace di sviluppo.