mercoledì 18 settembre 2013

Il ministro dei trasporti eviti l’isolamento infrastrutturale aereo di Torino convocando un tavolo ministeriale che coinvolga Alitalia, l’aeroporto di Caselle, gli enti e le istituzioni territoriali e le componenti sociali, sindacali e produttive coinvolte

Le intenzioni di Alitalia in merito allo scalo di Caselle devono essere chiare. Il Ministro dei trasporti eviti l’isolamento infrastrutturale aereo di Torino convocando un tavolo ministeriale che coinvolga Alitalia, l’aeroporto di Caselle, gli enti e le istituzioni territoriali e le componenti sociali, sindacali e produttive coinvolte.

Negli ultimi mesi la volontà, da parte di Alitalia, di ridurre i voli nello scalo torinese – denuncia il deputato democratico - Rispetto all'orario estivo 2012 per la “Summer 2013” gli aeromobili Alitalia in night stop (aeromobili che arrivano alla sera e ripartono il giorno dopo) sono passati da 6 a 4;  Alitalia ha chiuso tutte le quattro rotte internazionali aperte nel 2009 grazie ad un accordo con la Regione Piemonte ed in particolare il collegamento tra Torino ed Amsterdam; il collegamento con Amsterdam permetteva infatti di utilizzare in connessione diretta i voli da e per Detroit di interesse strategico per il gruppo Fiat ed il suo indotto: Amsterdam è l'unico aeroporto europeo collegato con tre voli al giorno a Detroit.

Nel 2013 Alitalia ha chiuso il collegamento con Alghero  sono state ulteriormente ridotte le frequenze dei voli e la capacità degli aeromobili utilizzati nei collegamenti con il sud Italia ed in particolare con Napoli, Bari, Lamezia terme, Palermo; il prossimo 27 ottobre 2013 (data di entrata in vigore dell'orario invernale) Alitalia chiuderà il volo diretto Torino - Reggio Calabria che al momento viaggia con un elevato coefficiente di riempimento dei posti e il primo volo da Torino per Roma sarà effettuato alle ore 7:15 (attualmente il primo volo è alle ore 6:20), rendendo così impossibile l'arrivo strategico in centro a Roma nella prima mattinata.

Chiediamo l’urgente intervento del Ministro dei Trasporti preoccupati perché a fronte di queste scelte sono a rischio i livelli occupazionali diretti ed indiretti generati dallo scalo ed i numerosi investimenti fatti ad oggi per modernizzare Caselle e promuoverne l’utilizzo.