Le
intenzioni di Alitalia in merito allo scalo di Caselle devono essere chiare. Il Ministro dei trasporti eviti
l’isolamento infrastrutturale aereo di Torino convocando un tavolo ministeriale
che coinvolga Alitalia, l’aeroporto di Caselle, gli enti e le istituzioni
territoriali e le componenti sociali, sindacali e produttive coinvolte.
Negli ultimi
mesi la volontà, da parte di Alitalia, di ridurre i voli nello scalo torinese –
denuncia il deputato democratico - Rispetto all'orario estivo 2012 per la
“Summer 2013”
gli aeromobili Alitalia in night stop (aeromobili che arrivano alla sera e
ripartono il giorno dopo) sono passati da 6 a 4;
Alitalia ha chiuso tutte le quattro rotte internazionali aperte nel 2009
grazie ad un accordo con la Regione Piemonte ed in particolare il collegamento
tra Torino ed Amsterdam; il collegamento con Amsterdam permetteva infatti di
utilizzare in connessione diretta i voli da e per Detroit di interesse
strategico per il gruppo Fiat ed il suo indotto: Amsterdam è l'unico aeroporto
europeo collegato con tre voli al giorno a Detroit.
Nel 2013
Alitalia ha chiuso il collegamento con Alghero sono
state ulteriormente ridotte le frequenze dei voli e la capacità degli
aeromobili utilizzati nei collegamenti con il sud Italia ed in particolare con
Napoli, Bari, Lamezia terme, Palermo; il prossimo 27 ottobre 2013 (data di
entrata in vigore dell'orario invernale) Alitalia chiuderà il volo diretto
Torino - Reggio Calabria che al momento viaggia con un elevato coefficiente di
riempimento dei posti e il primo volo da Torino per Roma sarà effettuato alle
ore 7:15 (attualmente il primo volo è alle ore 6:20), rendendo così impossibile
l'arrivo strategico in centro a Roma nella prima mattinata.
Chiediamo
l’urgente intervento del Ministro dei Trasporti preoccupati perché a fronte di queste scelte sono a rischio i livelli
occupazionali diretti ed indiretti generati dallo scalo ed i numerosi
investimenti fatti ad oggi per modernizzare Caselle e promuoverne
l’utilizzo.