lunedì 11 novembre 2013

Il rilancio di Torino passa attraverso la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione


<L’obiettivo di questo accordo è un’ Europa dalla libera circolazione delle persone e delle merci. Dal 2001, anno in cui venne presentato, ad oggi, il progetto è molto cambiato e non ha quasi più nulla in comune con quello originario, proprio perché nel tempo i diversi protagonisti del trattato hanno tenuto conto delle istanze locali. Da sottolineare in questa direzione il lavoro fatto dalla Provincia di Torino, e lo ricordo a qualche giorno dalla scomparsa dell’architetto Rivalta che tra i primi ebbe l’intuizione di sottolineare come quell'opera dovesse essere fonte di sviluppo anche e soprattutto per il territorio locale che avrebbe attraversato. 

<Dalla ratifica di questo accordo, oggi dipende molto del rilancio del torinese. Non si può prescindere infatti dalla preoccupazione che per colpa di una perdurante crisi economica  Torino si riduca ad essere una città di cassintegrati. Di fronte alla complessità della situazione attuale, tutti sono capaci di dire cosa dovrebbero fare gli altri. Noi dobbiamo creare le condizioni per cui lo Stato si impegni per rilancio per l’economia, ad esempio attraverso la riduzione dei costi dell’energia, con la consapevolezza che il nodo principale è quello di creare infrastrutture. E’ necessario ascoltare la preoccupazione di chi come me pretende  l’assoluta trasparenza nell’ aggiudicazione degli appalti. Non possiamo non fare i lavori per timore delle infiltrazioni mafiose: i lavori devono esser fatti con la più alta attenzione alle procedure. Quest’opera consentirà al nostro Paese di sentirsi più europeo>.