venerdì 13 dicembre 2013

Newsletter 35 del 13 dicembre 2013



E’ successo in settimana…
La vittoria di Matteo Renzi alle primarie dell'8 dicembre scorso e' stata netta e forte e nell'incontro avuto lo scorso martedì con i parlamentari del PD ha trasmesso tutta la sua determinazione nell'imporre un cambio di passo al partito e al governo.  Mi pare si sia già fatta vedere questa convinzione, prima con il voto di fiducia al governo presieduto da Enrico Letta e poi con la accelerazione sulla legge elettorale e sul finanziamento pubblico ai partiti. Per me la cosa più importante e' che si sia chiusa una fase di transizione durata quasi otto mesi. Guidata bene da Guglielmo Epifani, ma che ha risentito della indeterminatezza tipica dei periodi congressuali. Adesso non abbiamo più alibi e tutti insieme, vincitori e vinti, dobbiamo lavorare per dare le risposte ad un Paese che ha dimostrato di essere sensibile ai richiami alla piazza che possono arrivare anche da frange pericolose. Perché non possiamo negare che, condannati gli episodi di violenza, non ci sia un malcontento che è rivolto contro la politica e contro il nostro partito.Io ho sostenuto la mozione di Gianni Cuperlo e continuerò a battermi perché quelle idee possano diventare proposta politica del PD, ma ora, a congresso finito, sarebbe un grave errore ripetere le divisioni del dibattito pre congressuale e invece non far emergere quell'unita' necessaria per affrontare i nodi della crisi. La prima prova sarà la legge di stabilità che arriverà alla Camera la settimana prossima. Deve contenere segnali concreti e altri di speranza per i cittadini, a cominciare da quelli che ci hanno dato fiducia l'8 dicembre, che credono ancora nella politica e nella sua capacità di risolvere i problemi.



 Attività alla Camera dei Deputati
·         Guai a cavalcare il caos

Il Ministro dell'interno, Angelino Alfano, ha svolto una informativa urgente del Governo sulle manifestazioni di protesta che hanno avuto luogo a Torino e in altre città italiane e sul comportamento di esponenti delle Forze dell'ordine. E' seguito un dibattito al quale ha partecipato un oratore per gruppo.

  • Almeno rimanga agli atti
Mentre tutta Italia segue le mosse dei forconi, alla Camera procede l'approvazione degli articoli del disegno Delrio, quello chiamato svuota province, città metropolitane e unioni dei comuni.
Si è arrivati all'approvazione dei primi 4 articoli, quelli che parlano della Città Metropolitana.
Sono confermate le dieci previste (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria) ma ne potranno nascere altre nelle Regioni a statuto speciale e non basta ancora, potranno essere promosse altre città metropolitane se si raggiunge il comune capoluogo mette insieme 500.000 abitanti.
In sostanza si potrà arrivare a circa 20 città metropolitane.
Per la nascita della Città metropolitana è istituito un comitato presieduto dal sindaco del comune capoluogo, con la partecipazione del presidente della Provincia. del presidente della Regione e da un sindaco degli altri comuni.
Il sindaco del comune capoluogo è di diritto il sindaco metropolitano e ci sarà un consiglio metropolitano (a Torino 18 membri).
A nulla sono valsi gli emendamenti che ho presentato e sottoposti all'esame dell'aula per ottenere l'elezione diretta e in subordine l'elezione da parte del Consiglio Metropolitano del Sindaco Metropolitano. I miei emendamenti hanno ottenuto circa 100 voti contro 350 e non sono passati.
La mia preoccupazione riguardava soprattutto la necessità che il sindaco fosse espressione di  una maggioranza, a me pare che sarebbe stato meglio.


·         Grazie Madiba…

Da una settimana se n’è andato Nelson Mandela <Madiba>. Il mondo non smetterà di piangere quest’uomo che con la sua forza, la sua lotta, ha sconfitto l’apartheid e prima ancora ha sconfitto il nemico più grande che impediva la battaglia al razzismo: il silenzio complice di quelli che davano per scontato qualcosa che scontato non è. La superiorità di una razza sull’altra, il diritto di prelazione sulla vita altrui dettato dal colore della pelle e dal ceto sociale erano in sudafrica così radicati che solo grazie al coraggio di quest’uomo ineguagliabile è stato possibile combatterli. Ha scritto Mandela nella sua autobiografia: «Quando sono uscito di prigione, questa era la mia missione: liberare sia gli oppressi che l'oppressore. Qualcuno afferma che lo scopo è stato raggiunto ma io so che non è così. La verità è che noi non siamo ancora liberi, abbiamo soltanto conquistato la libertà di essere liberi, il diritto a non essere oppressi. Per essere liberi non basta rompere le catene ma bisogna vivere in un mondo che rispetti e accresca la libertà degli altri». Mandela ci ha insegnato che bisogna avere fiducia e coraggio. Fiducia che le difficoltà, anche quelle che sembrano insormontabili, possono essere superate e coraggio nel non abbandonare mai le proprie idee e i propri ideali, a non mollare mai anche nei momenti più bui.   


Attività sul territorio

·         Sessantesimo anniversario dell’Istituto Plana nella  Casa Circondariale

 Ho partecipato alla celebrazione del sessantesimo anniversario dell’Istituto Plana all’interno della Casa circondariale. Nel mio saluto ho ringraziato del lavoro fatto in questi anni a favore del reinserimento di chi ha preso una brutta strada nella società. Insegnare un lavoro a chi è in detenzione affinché, una volta fuori dalla prigione non torni a delinquere è fondamentale: questo  testimonia come la risposta ai momenti difficili di questa società sia la scuola. La possibilità di imparare aiuta a crescere. L’istruzione aiuta a venire fuori dai momenti difficili e consente di progettare al meglio la propria vita, offrendo un’occasione di riscatto laddove si sia sbagliato percorso. Il Paese deve continuare a investire nella scuola, prendendo esempio da quello che meglio funziona ascoltando il mondo dell’istruzione e della formazione rispondendo ai suoi bisogni.

·         Presidio organizzato dall’Anpi davanti al Municipio
  
Ho partecipato al presidio organizzato dall’ANPI difronte al Comune di Torino nella mattina di venerdì. La parte della città che dissente dai metodi violenti che riportano agli anni bui ha manifestato la propria lontananza da un certo modo di protestare che tutto toglie alla democrazia e molto tributa invece al caos e all’eversione. Ho parlato con molti giovani che dai cortei studenteschi si sono associati all’iniziativa dell’ANPI: in molti loro la voglia di confronto e di affidare alla politica sana le proprie idee affinchè abbiano un testimone nei luoghi che decidono del Paese.

Vi rinnovo l’invito a scrivermi presso l’indirizzo segreteria@umbertodottavio.it e a seguirmi attraverso la mia pagina facebook o sul mio sito www.umbertodottavio.it

Alla prossima settimana,   On. Umberto D’Ottavio

Agenda dell’On.Umberto D’Ottavio da sabato 14 a venerdì 20 dicembre

Sabato 14 dicembre – ore 9,00. Torino. Manifestazione dei sindacati CGIL CISL UIL

Domenica 15 dicembre – Milano. Assemblea Nazionale Partito Democratico.

Lunedì 16 dicembre – Torino. Ore 10,30. Piazzetta Mollino, archivio di stato. Incontro sul sociale.
Ore 12. Corso Caio Plinio 7. Liceo Copernico. Si concludono i lavori di messa in sicurezza dell’edificio.
Ore 21. Collegno. Direttivo Circolo PD

Martedì 17 dicembre – Roma. Assemblea Camera dei Deputati. Giunge in aula all’esame dei deputati la legge di stabilità 2014.

Mercoledì 18 dicembre – Roma. Assemblea Camera dei Deputati. Proseguimento esame legge stabilità.

Giovedì 19 dicembre – Roma. Assemblea Camera dei Deputati. Proseguimento esame legge stabilità.

Venerdì 20 dicembre – Roma. Assemblea Camera dei Deputati. Proseguimento esame legge stabilità.