Newsletter 29 del 31
ottobre 2013
La settimana alla Camera e' stata
dedicata all'istruzione con l'approvazione del decreto presentato dal Governo e
che deve ancora passare al Senato per essere convertito in legge. La scuola
riparte era il titolo dato al provvedimento contenente misure urgenti per
l'inizio dell'anno scolastico. In realtà, dopo anni a dir poco difficili per la
scuola e l'università, si sono scaricate aspettative e proposte che, secondo
fin dall'inizio era evidente che non potevano trovare risposta. In Commissione
sono state fatte 48 audizioni di associazioni ed enti. Tutti hanno lasciato
proposte e indicazioni. Tutti i gruppi parlamentari hanno contribuito. Si è
respirata un'aria di nuova attenzione alla scuola.
Nel mio intervento alla Camera ho
sottolineato che le nuove risorse messe a disposizione erano davvero poche ed è
stato deciso di concentrale sul diritto allo studio.
Vi rimando agli approfondimenti sui
siti e anticipo che stiamo organizzando un incontro di presentazione dei contenuti
per il 18 novembre prossimo.
E’
successo in settimana…
- Sentenza Darwin. Una condanna a tutto il
sistema
La notizia della sentenza emessa dalla
Corte d'Appello sul crollo del controsoffitto al Liceo Darwin di Rivoli che
cinque anni fa provocò la morte di Vito Scafidi è arrivata in Parlamento proprio
mentre è in corso la discussione sul decreto istruzione ed università, che
contiene tra l'altro concrete misure per gli interventi necessari in materia di
sicurezza degli edifici scolastici.
La sentenza di condanna non riguarda
solo le singole persone, ma è rivolta a tutto il sistema che ha relegato
l'edilizia scolastica alla buona volontà. Invece è una emergenza nazionale e
come tale deve essere trattata.
Il 50% degli edifici scolastici non è a norma, ma si utilizzano lo stesso
per garantire il diritto allo studio. Le due cose non sono alternative, ma
complementari. Nel nostro Paese invece si pensa che siano altre le priorità.
Spero non ci sia bisogno di un discorso del Papa per richiamare all'urgenza
della questione, meglio sarebbe un moto di dignità civile.
Attività alla Camera dei Deputati
- Approvato il decreto istruzione. Ora la parola
passa al Senato.
E’ stato approvato alla Camera,
dopo giorni di lungo e complesso lavoro, il decreto istruzione che ora passa al
Senato per la conversione definitiva.
Abbiamo fatto 48 audizioni e
tutti hanno lasciato documenti, con lunghi elenchi di richieste fatte al
Parlamento. Tutti noi abbiamo ricevuto
centinaia di messaggi attraverso i social, le mail, gli sms che ci chiedevano
di non sottovalutare diversi aspetti del comparto dell’istruzione chiedendo
attenzione per le realtà più differenti tra loro. Sapevamo che il rischio di un decreto dopo anni di difficoltà
rispetto alla scuola, fosse quello di provocare aspettative alle quali non si
poteva dare risposta.
Durante i lavori della
commissione c’è stato un afflato unanime
nel lavorare verso il
miglioramento della nostra scuola, rendendola all’altezza delle necessità di
questo Paese portandola a livello europeo. Questo decreto traccia una linea,
nei titoli degli articoli c’è l’indicazione di un preciso lavoro da seguire.
Parliamo per la prima volta di welfare degli studenti, affinché venga loro
permesso di usufruire pienamente del diritto allo studio, cominciando dal
garantire loro servizi efficienti. I
tagli ai trasporti stanno rendendo complicato andare a scuola, all’università:
quando parliamo di diritto allo studio, dobbiamo consentirlo in qualunque modo,
senza dover costringere gli studenti ad abbandonare il luogo dove vivono per
poter studiare, impedendo così lo spopolamento di piccoli centri di montagna,
di paesi lontani dalle grandi città.
Soprattutto il decreto consente
il potenziamento dell’offerta formativa e lotta alla dispersione scolastica:
siamo il penultimo Paese in OCSE in
termini di successo formativo. Non si riesce e non si può immaginare nessun
progetto di sviluppo per il nostro paese senza persone istruite. Il livello di PIL
di un Paese è proporzionale è al livello di istruzione dei cittadini del paese
stesso. E’ perciò indispensabile che I nostri ragazzi siano accompagnati nel
loro percorso didattico per evitare errori o scelte sbagliate e laddove c’è un
insuccesso il sistema scolastico deve essere pronto al recupero. La bocciature
è uno dei primi cause di abbandono. Nn possiamo permetterci di perdere questi
ragazzi per strada. Non possiamo permettere che ci siano giovani di vent’anni,
e anche meno, che si alzano a mezzogiorno perché non lavorano, non studiano,
non sanno cosa fare e molto spesso hanno già perso la fiducia.
L’Art 10 del decreto è il più
qualificante e riguarda l’edilizia scolastica. Forse non è stato chiaro a tutti
che lo Stato ha fatto un mutuo trentennale per avere 800 milioni da disporre a
favore dell’edilizia scolastica, riconoscendo nel suo spessore la grande
emergenza nazionale di questo settore: è la prima volta che viene messa a
disposizione una somma così importante per l’istruzione.
Qual è il miglior intervento per
un’azienda se non quello di costruire nuove scuole, e mettere in sicurezza
quelle esistenti? In questo modo,
creiamo nn solo nuovi ambienti, accoglienti, sicuri, moderni per i nostri
ragazzi e i loro insegnanti ma offriamo opportunità di lavoro a diversi
comparti attualmente in difficoltà.
Facciamo dell’istruzione la
nostra più grande infrastruttura per chi pensa al futuro del Paese. La scuola
deve ritornare al centro dell’attenzione. Abbiamo voltato pagina, non c’è più
la gara a chi taglia di più ma la gara a chi fa proposte migliore.
Ascolta il mio
intervento alla Camera su:
Attività sul territorio
- I circoli del PD a
congresso
Nello scorso fine
settimana si sono svolti alcuni tra i più importanti congressi di circolo del
Partito Democratico. Una grande partecipazione di simpatizzanti ed iscritti ha
provato il grande affetto nei confronti del PD ma soprattutto il desiderio di
confronto e di discussione affinché si creino le condizioni per costruire un
partito migliore, moderno, aperto. Un partito insomma che si fortifichi del
dibattito favorito dalla democrazia che noi mettiamo al primo posto. Quello che
conta è comprendere a cosa serve questo partito e a quale democrazia non ci
riferiamo, se quella diretta o quella rappresentativa: sono molte le
riflessioni in questa direzione.
Dobbiamo comprendere quale tipo
di PD vogliamo, e a chi vogliamo parlare, uscendo dalla logica delle grandi
intese che hanno insoddisfatto quasi tutti. Attraverso i congressi dei diversi
circoli c’è palpabile la voglia di lavorare sodo per un Paese migliore. C’è il
desiderio di riportare il circolo a contatto con il territorio, non solo rispettando
la sua funzione originaria ma ammodernandola, al tempo stesso, grazie alla
socialità oggi resa più semplice grazie alle tecnologie che fa della politica
un prodotto ‘accessibile’ di immediata fruizione.
La grande
partecipazione, quella pulita e sincera, alle elezioni per il rinnovo dei
circoli e dei direttivi dei circoli e per l’elezione del segretario provinciale
del PD è la parte che voglio vedere di questo Partito: quella autentica, appassionata.
Ciò che m amareggia è invece la logica del <tesserificio> che alcuni
signori della politica usano per far lievitare i consensi propri o del
candidato di turno da favorire. Questo è quanto fa peggio alla politica. Questa
è l’antipolitica. La voglia di partecipazione pura al congresso e al dibattito
prova invece quando i cittadini abbiano voglia di politica perché attraverso di
essa viene scandita e organizzata la vita di ciascuno. Se ci si disinteressa
della politica, ci si disinteressa nella qualità della vita nostra e dei nostri
figli.
·
Inaugurato il circolo PD di Druento
E’ stato inaugurato sabato 26
ottobre il circolo PD di Druento. Con la segretaria Roberta Tomasella insieme
al sindaco Carlo Vietti e a tanti amici abbiamo tagliato il nastro di quello
che non solo è un locale accogliente, ben organizzato e in una posizione
centrale molto felice ma la prova che il PD è un partito aperto, che con una
sede sulla strada si mette a disposizione per chi vuol varcare la soglia e
domandare il perché delle scelte fatte dall’amministrazione, dal Governo… per
chi vuole parteciparne o magari soltanto saperne di più.
Vi rinnovo l’invito a scrivermi presso l’indirizzo segreteria@umbertodottavio.it e
a seguirmi attraverso la mia pagina facebook o sul mio sito www.umbertodottavio.it
On. Umberto D’Ottavio
Agenda dell’On.Umberto D’Ottavio da domenica 3 a venerdì 8
novembre
Domenica 3 novembre –
Ore
9,30.Collegno (TO). Ritrovo Piazza Primo maggio. Commemorazioni per il 4
novembre. Festa delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale. in occasione
dei 100 anni dell'Arma dei Carabinieri a Collegno.
Ore
11,30. La Cassa (TO). Piazzale San Lorenzo. Cerimonia di riconsegna alla
cittadinanza della lapide commemorativa dei caduti della Grande Guerra.
Lunedì 4 novembre – ore 11, 30. Torino, Via
Santhia 25. Scuola Gabelli. L’Alleanza
della Cooperative del Piemonte Settore Sociale incontra i parlamentari piemontesi.
ore 12. Torino, Via Santa Chiara 1. Presidenza
Legautonomie.
Martedì 5 novembre – Roma. Assemblea Camera
Deputati.
·
Seguito
dell’esame delle mozioni Luigi Di Maio e altri
n. 1-150, Labriola e altri n.1-171, Migliore e altri n. 1-198, Rostan e altri
n. 1.98, Picierno e altri n. 1-203 e Antimo Cesaro e altri n. 1-211 concernenti iniziative per la bonifica dei siti
inquinati di interesse nazionale, con
particolare riferimento alla situazione nella
cosiddetta Terra dei fuochi.
·
Deliberazione dell’urgenza della pdl concernente il diritto
di asilo (A.C. 327).
·
Esame
del Doc. IV, n. 4 - Autorizzazione
all’utilizzo di intercettazioni di
conversazioni nei confronti di Francesco Proietti Cosimi (deputato
all’epoca dei fatti).
·
Al termine delle votazioni, avrà luogo la discussione generale del decreto-legge proroga missioni internazionali (A.C. 1670) (da
inviare al Senato - scadenza: 9
dicembre 2013).
Mercoledì 6 novembre – Roma Assemblea
Camera Deputati.
Seguito dell’esame:
- bilancio
interno della Camera (Doc. VIII,
nn. 1 e 2);
- decreto-legge proroga missioni internazionali (A.C. 1670) (da
inviare al Senato - scadenza: 9
dicembre 2013);
Giovedì 7 novembre – Roma, Assemblea Camera
dei Deputati.
Venerdì 8 novembre – Ore 9,30. Oulx, (TO) Inaugurazione scuola con il sottosegretario all’Istruzione
Marco Rossi Doria.
Ore 14,30. Torino, Fabbrica delle
E. Corso Trapani 91. Convegno “La scuola che chiama per… nome”.