venerdì 4 ottobre 2013

Favorire un palco ai nostri artisti liberandoli dalla burocrazia. Un’importante occasione offerta dalla nuova legge sulla Cultura. Presto un convegno a Torino con Massimo Bray e Gino Paoli

Con la conversione in legge del decreto Valore Cultura anche per il Piemonte ed in particolare per la provincia di Torino si aprono opportunità di valorizzazione e rilancio del nostro patrimonio. Invito i amministratori locali e gli operatori culturali a leggere con particolare attenzione quanto approvato dal Parlamento per coglierle e metterle a frutto.

Particolare attenzione merita il capitolo della musica dal vivo, che nella nuova legge assume una considerevole importanza: tra le misure contenute infatti, viene consentito di semplificarne notevolmente l'organizzazione, permettendo che per concerti con meno di duecento persone  e con orario di chiusura previsto per la mezzanotte, la certificazione sia unica, senza dover pellegrinare per le cento tappe della burocrazia, tra Enpals, Siae, Impatto Acustico e occupazione suolo pubblico  Viene così favorito il diritto ad un palco a chi fa musica e spettacolo ma anche a tutte quelle realtà che nascono tra i banchi di scuola che strozzate da cavilli burocratici non avrebbero altrimenti avuto la possibilità di esprimersi davanti a un pubblico.


Pertanto la nuova legge sulla cultura va considerata con attenzione da parte di tutti gli attori del settore  e per questo, insieme ai parlamentari piemontesi, stiamo organizzando un convegno a Torino che porti le diverse anime dello spettacolo a confrontarsi su quanto approvato con il ministro della cultura Massimo Bray e con il presidente della SIAE Gino Paoli. Dopo anni di austerity e tagli, finalmente nel nostro Paese si torna a parlare di cultura in termini di sviluppo.