Con la
conversione in legge del decreto Valore Cultura anche per il Piemonte ed in
particolare per la provincia di Torino si aprono opportunità di valorizzazione
e rilancio del nostro patrimonio. Invito i amministratori locali e gli operatori
culturali a leggere con particolare attenzione quanto approvato dal Parlamento
per coglierle e metterle a frutto.
Particolare
attenzione merita il capitolo della musica dal vivo, che nella nuova legge
assume una considerevole importanza: tra le
misure contenute infatti, viene consentito di semplificarne notevolmente
l'organizzazione, permettendo che per concerti con meno di duecento
persone e con orario di chiusura
previsto per la mezzanotte, la certificazione sia unica, senza dover
pellegrinare per le cento tappe della burocrazia, tra Enpals, Siae, Impatto
Acustico e occupazione suolo pubblico Viene così favorito il diritto ad un palco a
chi fa musica e spettacolo ma anche a tutte quelle realtà che nascono tra i
banchi di scuola che strozzate da cavilli burocratici non avrebbero altrimenti
avuto la possibilità di esprimersi davanti a un pubblico.
Pertanto
la nuova legge sulla cultura va considerata con attenzione da parte di tutti
gli attori del settore e per questo, insieme ai
parlamentari piemontesi, stiamo organizzando un convegno a Torino che porti le
diverse anime dello spettacolo a confrontarsi su quanto approvato con il
ministro della cultura Massimo Bray e con il presidente della SIAE Gino Paoli.
Dopo anni di austerity e tagli, finalmente nel nostro Paese si torna a parlare
di cultura in termini di sviluppo.